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10 settembre 2011
di Maurizio Boscarol
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Crolli

Berlusconi ad Atreju mentre il mondo crolla

Seguendo ieri su RaiNews il monologo di Berlusconi ad Atreju, la festa dei “giovani di destra “ della Meloni, ho avuto un’impressione terribile. Lui gonfio, sul punto di esplodere, livoroso, con un solo bottone della giacca sul petto che lo stringeva. Ma soprattutto, l’incredibile sequela di immagini propagandistiche sulla sua lettura sul mondo, a dispetto del fatto che il mondo fuori stesse in quelle stesse ore crollando.

Nessun governo tecnico avrebbe potuto fare una manovra come quella, dice. E difatti lo spread è ancora aumentato, finendo sopra a quello della Spagna che è messa peggio di noi: se questo è il massimo che il governo può fare, siamo a posto. Un governo tecnico? Potrebbe tagliare la spesa, che questa manovra continua a far aumentare, anche se i giornali non lo scrivono. Non che muoia dalla voglia di essere governato da banchieri che hanno sbagliato tutto durante la crisi. Ma certo un governo che non taglia la spesa e alza solo le tasse non ha capito in che campo di gioco sta giocando.

Poi si dimette il consigliere tedesco alla BCE, contrario all’acquisto di titoli italiani (e non solo).

Nel frattempo in Egitto assaltano l’ambasciata israeliana e la Turchia, ormai fuori dall’Europa, si vendica troncando le relazioni con Israele e annunciando che scorterà la prossima nave di aiuti palestinesi. Io sono contento che arrivino gli aiuti. Mi spaventa un po’ di più l’affaire Israele-Turchia, che temo non finirà con la scorta alla nave.

Il tutto mentre Obama ha le sue belle difficoltà a far approvare il piano anti-disoccupazione e rischiamo di trovarci fra un anno a capo degli USA un texano contrario al metodo scientifico, filo-creazionista e anti-global warming, che crede di aver creato posti di lavoro (Krugman lo nega), un vero buzzurro, che davvero farà rimpiangere Bush.

Nel frattempo pare che nel nostro Palazzo, in piedi ancora per poco, tutti temano una richiesta di custodia cautelare per Berlusconi, dopo l’interrogatorio da “persona informata sui fatti” in programma martedì, dove, senza avvocati e senza rete, potrebbe trovarsi a dire o negare cose acclarate. In pratica, potrebbe trovarsi a mentire (non rispondere in questi casi equivale a mentire). In pratica, l’avvio di una guerra civile.

OPS: Aggiunta dell’ultimo minuto Infatti è riuscito a evitarlo, per ora. Se l’è proprio fatta sotto.

Questo spiega i toni di ieri. Elencando le sue virtù (non fuma, non balla, non gioca) non ha citato la castità. Non è un’omissione casuale, nonostante abbia ripetuto che il bunga-bunga è un po’ di relax dopo tanto lavoro. Come nei bordelli degli anni ’50, dove si invitavano anche i ragazzini per iniziarli. Le notizie di reato, da piccola malavita di antica provincia (è questo che stupisce di più: in fondo almeno Penati è accusato di classici reati da politico maneggione… questo si comporta invece come un boss mafioso votato all’autodistruzione), checché ne dica Ferrara, ci sono tutte. Da parte di uno che, sistemate con leggi ad personam le vecchie pendenze “pesanti”, quelle economiche, proprio non aveva bisogno di infilarsi con le sue stesse mani in un pantano del genere.

Comunque la colpa è della sinistra (che non ha nessuno che possa governare, of course) e dei giudici comunisti. Mentre l’acqua saliva, persino i giovani di Atreju, concedendogli come contentino che comunque viene attaccato sulla vita privata perché accuse politiche vere non gli si possono muovere (sigh), chiedevano tuttavia “come dev’essere secondo lui la vita privata di un politico”. Lì è stato chiaro. L’hanno capito tutti che si è giocato con le sue mani, persino loro. E’ stata questa la cosa più agghiacciante di ieri ad Atreju. Anche se applaudivano coreograficamente si davano dei risolini di soppiatto. Non ci crede più nessuno. Lo considerano il vecchio comico malato che si va a sentire di nuovo perché questa volta “potrebbe essere l’ultima”.

La Meloni stava valutando se il livello dell’acqua era tale da nuotare via e lasciarlo lì, a emettere le sue vuote bollicine. O non era acqua?

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