Boscartoon

Un sito inutilmente allegro

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3 maggio 2011
di Maurizio Boscarol
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Una caricatura nata morta

Kiss me Giova

Non sono mai stato un grande caricaturista. A parte qualche personaggio che ormai è diventato iconico, come silvio, che ha un livello di sintesi che lo rende riconoscibile con facilità, ho sempre fatto fatica a disegnare personaggi noti. Il più difficile è Di Pietro. Che, sarà un caso, è raffigurato di rado dai vignettisti.

Nonostante le difficoltà, alla fine, dài e ridài, qualche caricatura che mi piace è venuta fuori. Come il Giovanardi o il Fassino che ho messo su questo sito.

Il problema con le caricature, è che non ho un metodo. Anche quando vengono, non è garantito che potrei rifarle. Cioè, uguali sì: ma in altra espressione o in altra posizione devo ricominciare da capo.

Prendete questo disegno. Volevo disegnare un Giovanardi, ma alla fine il tratto ha preso il sopravvento, e per quanto correggessi, mi usciva sempre una faccia (e dei capelli…) che non ricordavano mai abbastanza il Giovanardi vero. Però il risultato alla fine mi è piaciuto comunque, e così lo uso per questo pistolotto che non interessa a nessuno (tranne forse a qualche altro caricaturista in giro per il mondo), ma dimostra come alle volte certe vignette, certe caricature, nascano già fatte, chiedano una loro posizione o una loro autonomia al di là della somiglianza.

Non è una vignetta che proporrei a nessuno. Ma è un esempio dei miei limiti e dell’impatto che certi disegni hanno nonostante tutto. Anche (e forse di più) quando non vogliono dire niente, o comunque non vogliono dire quello che tu avevi pensato. Ma magari sono più interessanti proprio per questo.

5 gennaio 2011
di Maurizio Boscarol
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Hail micio

gatto hitler

Perché a me certi gatti fanno quest’impressione qui?

Di più: stavo disegnando un gatto senza proprio pensarne male, e ne è uscita questa cosa qui. Chi è che abita nella mia testa? E cosa sta cercando di dirmi?…

22 dicembre 2010
di Maurizio Boscarol
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Segnalazioni

segnalato!

La scorsa settimana ho avuto il bel piacere di essere citato sul 7 del Corriere della Sera nientemeno che da Vincino, fra i “giovani interessanti”, assieme ad e Makkox (che il giornalista ha scritto “Maddok”, ma noi sappiamo cosa voleva dire, anche se lui non lo sapeva).

Emozione e tremolio di gambe, anche se il concetto di “giovani” sfugge alla logica, visto che fra me e Makkox in due doppiamo il presidente Napolitano di buone 5-6 lunghezze, e con Alessio Spataro condividiamo alcuni passaggi agli esordi, almeno diec’anni fa su un Cuore diretto da Stefano Disegni.

Insumma, non è esattamente che siamo freschissimi, ma siamo freschi dentro. E poi non rimane che ringraziar Vincino e impegnarci a meritare tanto onore.

Quasi in contemporanea apprendo che il presente sito sarà segnalato dal prode Loris Cantarelli (che gestisce il bel ) in una rubrica sul prossimo Fumo di China, mitica rivista di critica a fumetti dove mossi altri passi all’inizio degli anni 90, sconvolgendo come birilli i già fragili equilibri interni al mondo del fumetto (vabbe’, questa è storia ignota ai più, che racconterò un giorno nella mia autobiografia a puntate per quando sarò in ospizio e parlerò di me in terza persona con me medesimo).

Grazie Loris e comprate Fumo di China: ne vale sempre la pena. Persino quando parla di me.

3 dicembre 2010
di Maurizio Boscarol
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Disegnare al computer

Questo è il mio primo tentativo vero di disegnare al computer direttamente con la tavoletta grafica (una semplice Intuos) in Illustrator. Altre volte ho fatto qualche tentativo fugace, abbandonando l’idea. Ieri mi son messo a perdere un po’ di tempo. Questo disegno ha due livelli: un primo livello in grigio per abbozzare gli ingombri e poi il livello del tratto nero. Il tutto è stato fatto in circa mezz’ora, molto rapidamente, senza tornare su errori e senza rifinire più di tanto. Volevo mantenere un’idea di rapidità. La cosa peggiore sono i tizi al tavolino sulla sinistra: lo spessore del tratto è sbagliato. In generale non ho confindenza con i pennelli di Illustrator e ci sono diversi spessori sbagliati, ma questo è quello che mi dà più fastidio. Tuttavia nel complesso trovo il risultato non ancora sufficiente, ma meritevole di approfondimento. Questo è uno stile che uso per delle mie strisce inedite, che faccio con il pennarello. Il risultato è molto simile a questo, tanto che trovo possibile pensare di lavorarci direttamente al computer.

Purtroppo non sono così “digital” come Flaviano o Makkox (anche Mauro Biani è molto bravo al computer): ho un vero flirt con il pennello e ultimamente con un pennarello a setola sintetica della Pentel. Il problema è che usare lo scanner sta diventando una perdita di tempo enorme. Così mi sto rassegnando a provare qualche soluzione “all-digital”, sebbene con scarsa convinzione. Questa è la prima volta che il risultato lascia quantomeno intravvedere una strada. Però ora voglio tornare al pennello…